Metodologia

Il progetto CPT si basa su una struttura metodologica complessa che viene resa nota a tutti gli utilizzatori del dato in maniera chiara e trasparente.
Il quadro metodologico che segue è sintetico ma, al tempo stesso, organico e completo. 

Universo di riferimento

Il Sistema CPT produce informazioni con riferimento a due universi:

  • la Pubblica Amministrazione (PA), aggregato in cui confluiscono gli enti che, in prevalenza, producono servizi non destinabili alla vendita
  • il Settore Pubblico Allargato (SPA) che include, oltre agli enti dell’aggregato precedente, un Settore Extra PA comprensivo di quei soggetti, centrali, regionali e locali, che producono servizi di pubblica utilità e sono controllati direttamente o indirettamente da Enti pubblici

A sua volta, il settore Extra PA è costituito:

  • a livello centrale, dalle Imprese Pubbliche Nazionali (IPN), ovvero tutte le entità sotto il controllo pubblico, impegnate nella produzione di servizi destinabili alla vendita, a cui la Pubblica Amministrazione ha affidato la mission di fornire agli utenti alcuni servizi di natura pubblica, come le telecomunicazioni, l’energia, ecc.
  • a livello regionale, dalle Imprese Pubbliche Regionali (IPR), ovvero da un insieme di circa 650 soggetti che offrono servizi sul territorio e che dipendono dalle scelte delle Regioni;
  • a livello locale, dalle Imprese Pubbliche Locali (IPL), ovvero un comparto ad oggi di circa 2.500 unità, formato da enti rilevati capillarmente sul territorio dai Nuclei Regionali CPT.

L’approccio flessibile che caratterizza il Sistema CPT consente, in virtù della disponibilità di un universo di rilevazione particolarmente ampio, di modulare di volta in volta i confini dell’universo di riferimento sulla base delle finalità di analisi. È   possibile, dunque, effettuare analisi della spesa pubblica italiana sia con riferimento alla sola Pubblica Amministrazione (PA), sia ampliando il perimetro di osservazione all’intero Settore Pubblico Allargato (SPA), che include, appunto, imprese partecipate a livello nazionale, regionale e locale.

È da sottolineare il diverso processo di consolidamento necessario qualora si consideri come universo di riferimento la PA o il SPA: nel Sistema CPT ciascun ente viene considerato come erogatore di spesa finale, attraverso l’eliminazione dei flussi intercorrenti tra i vari livelli di governo interni all’universo di riferimento.

Gli enti appartenenti ai diversi comparti del Settore Pubblico Allargato sono oggetto di costante monitoraggio effettuato con il contributo di tutta la Rete CPT, nonché con il continuo confronto con altre istituzioni (Istat, Ragioneria Generale dello Stato, Istituti di ricerca, Università, ecc.).

Natura dei dati e fonti

La natura dei CPT è di tipo finanziario: i flussi rilevati sono articolati secondo una ripartizione per voce economica che riprende quella adottata nella compilazione dei bilanci degli enti pubblici, che utilizzano il criterio della contabilità finanziaria, ricostruendo un quadro esaustivo di tutte quelle operazioni che generano movimenti monetari.

Facendo riferimento ai bilanci consuntivi degli enti, nei CPT si privilegia la rilevazione delle operazioni secondo il criterio di cassa e pertanto i dati finanziari di entrata e di spesa vengono registrati nel momento della effettiva realizzazione dei pagamenti e delle riscossioni.

La scelta di considerare un universo ampio quale quello del SPA, costringe, tuttavia, a considerare sia enti con contabilità finanziaria che con contabilità economica. Si tratta non solo di tutte le imprese pubbliche appartenenti all’Extra PA, ma anche di alcuni enti della PA che, sulla base della normativa in vigore, adottano anch’essi la contabilità economica (ad esempio le ASL e le Camere di Commercio).

Ciò impone l’applicazione di un’attenta metodologia di conversione alla contabilità finanziaria per tutti quegli enti che appartengono all’universo CPT e che adottano una contabilità di tipo economico. 

Categorie economiche

Le Categorie economiche adottate dal Sistema CPT sono riassunte nella tabella Categorie economiche CPT – entrate e spese. Le Categorie economiche adottate dal Sistema CPT sono state oggetto di accurata elaborazione, con l’obiettivo di rendere confrontabili elementi di uno stesso universo, in assenza di una classificazione uniforme per tutti gli enti pubblici del SPA. In funzione di specifici usi dei dati CPT vengono effettuate, senza alterare la natura finanziaria del dato di base, rielaborazioni ad hoc al fine di consentire una migliore confrontabilità con altri aggregati di finanza pubblica.
In particolare:

  • per la spesa in conto capitale al netto delle partite finanziarie, le categorie economiche considerate sono la spesa in conto capitale al netto delle categorie “Acquisto di partecipazioni e conferimenti di capitale” e “Concessioni di crediti, ecc.”
  • per la spesa connessa allo sviluppo, le Categorie economiche considerate sono la spesa in conto capitale al netto delle partite finanziarie e la spesa corrente per la formazione professionale
  • per investimenti si intende la somma delle categorie “Acquisto e realizzazione di beni e opere immobiliari”, “Acquisto e realizzazione di altre immobilizzazioni materiali e immateriali” e “Acquisizione di attività finanziarie”

Classificazione settoriale

La costruzione dei Conti Pubblici Territoriali viene effettuata secondo una classificazione settoriale in linea con quella adottata dalla Contabilità pubblica e particolarmente utile per la valutazione della spesa.
Non può essere adottata, invece, per la classificazione dei flussi di entrata, dal momento che la maggior parte di essi non è vincolata in origine a specifici settori d’intervento.
La classificazione settoriale a 29 voci adottata da CPT rappresenta il livello di minimo dettaglio secondo cui sono disponibili i dati. In funzione di specifici usi delle informazioni dei CPT, i dati possono essere riaggregati anche secondo altri criteri.
In funzione di specifici usi delle informazioni dei CPT, i dati vengono riaggregati anche secondo altri criteri. Scaricando gli schemi di raccordo tra i settori CPT e le riaggregazioni utilizzate, è possibile ricondursi a una ripartizione settoriale a 10 voci

Metodo di consolidamento

Nel Sistema Conti Pubblici Territoriali ciascun ente viene considerato quale erogatore di spesa finale attraverso l’eliminazione dei flussi di trasferimento intercorrenti tra gli enti appartenenti al medesimo livello di governo. Viene quindi effettuato un processo di consolidamento che consente di ottenere il valore complessivo delle spese direttamente erogate sul territorio o delle entrate effettivamente acquisite senza il rischio di duplicazioni.

Il consolidamento è direttamente dipendente dall’universo di riferimento e, cambiando universo, cambiano il consolidato e il risultato finale. Di conseguenza, quando si considera la sola Pubblica Amministrazione, i trasferimenti alle Imprese Pubbliche Nazionali (IPN), Regionali (IPR) e Locali (IPL) non vengono elisi, poiché tali soggetti sono esterni alla PA. Quando invece si considera il Settore Pubblico Allargato, i trasferimenti alle IPN, IPR e IPL vengono elisi per evitare doppi conteggi.

Area geografica

L’universo geografico di riferimento per i CPT è rappresentato dalle 19 Regioni italiane e dalle 2 Province autonome di Trento e Bolzano. Ciascuna unità territoriale è codificata secondo lo standard dei codici ISTAT, al fine di facilitare la consultazione e garantire la confrontabilità con altre banche dati. Gli aggregati territoriali utilizzati abitualmente con i dati CPT fanno riferimento alle cinque macro-aree ISTAT:

  • Nord Occidentale: Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Liguria
  • Nord Orientale: Provincia Autonoma di Trento, Provincia Autonoma di Bolzano, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna
  • Centrale: Toscana, Umbria, Marche, Lazio
  • Meridionale: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria
  • Insulare: Sicilia, Sardegna.

Ogni Nucleo Regionale si occupa esclusivamente del territorio di propria competenza. I dati vengono poi aggregati dal Nucleo Centrale.