La Strategia Globale sui Cambiamenti Climatici e le azioni del Lazio

Accordo di Parigi e Strategia Globale sui Cambiamenti Climatici

Il 2015 è stato un anno decisivo per lo sviluppo sostenibile a livello mondiale con l’adozione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile articolata in 17 Obiettivi. 
L’Obiettivo 13 dell’Agenda è relativo alla LOTTA CONTRO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO e indica la strada da percorrere per ADOTTARE INTERVENTI URGENTI PER COMBATTERE I CAMBIAMENTI CLIMATICI ED I LORO EFFETTI.  
Nello stesso anno sono stati adottati: 

  • il quadro di riferimento di Sendai (Marzo 2015) per la riduzione del rischio di catastrofi 
  • il programma d’azione di Addis Abeba (Luglio 2015), quale parte integrante dell’Agenda 2030, 
  • l'Accordo di Parigi sul clima (COP21 – Dicembre 2015). 

L'Accordo di Parigi, adottato il 15 marzo 2015, è lo strumento con il quale la comunità internazionale risponde all’esigenza di definire una strategia comune per fronteggiare le catastrofi, che negli ultimi decenni sono aumentate sia in termini di frequenza che di intensità. 

sendaiL’Accordo di Parigi sul Clima è un evento di portata storica nella lotta contro il riscaldamento globale   e conferma il percorso condiviso verso un’economia a basse emissioni di carbonio e resiliente ai cambiamenti climatici. L’obiettivo ambizioso indicato è quello di ridurre le emissioni di gas a effetto serra prodotte in tutti i settori economici di almeno il 40% entro il 2030.

 

 

L’UE con la Comunicazione n. 739 del 2016 “Il futuro sostenibile dell’Europa: prossime tappe” ha introdotto un traguardo intermedio impegnandosi al raggiungimento del 20% entro il 2020, e con il Documento di riflessione n. 22 del 2019  “Verso un’Europa sostenibile entro il 2030” l’Europa ha dichiarato di essere sulla buona strada per la riduzione emissioni entro il 2020.

Il Consiglio europeo del 18 ottobre 2019 in merito ai Cambiamenti Climatici ha affermato che l’EU concentrerà gli sforzi per una transizione verde socialmente equa e giusta nel quadro dell’attuazione dell’Accordo di Parigi e ha annunciato l’adozione della Strategia europea sui cambiamenti Climatici in occasione della Convention mondiale sul Clima (UNFCC) di Madrid 2/13 Dicembre 2019. Prossimo appuntamento la Cop 26 di Glasgow. I Bureau della Conferenza delle Parti dell’UNFCCC (United Nations Framework Convention on Climate Change), insieme al governo britannico e a quello italiano, hanno concordato le nuove date per la prossima Conferenza che si terrà a Glasgow dall’1 al 12 novembre 2021. 
   
Altra iniziativa degna di rilievo che sta ottenendo apprezzabili risultati è il Patto dei Sindaci, il più grande movimento delle città, su scala mondiale, per le azioni a favore del clima e l’energia. I firmatari condividono una visione per il 2050: accelerare la decarbonizzazione dei loro territori, rafforzando la loro capacità di adattarsi agli inevitabili impatti del cambiamento climatico e consentendo ai loro cittadini di accedere a un'energia sicura, sostenibile e accessibile.

La Commissione Europea ha recentemente lanciato il “Green Deal” per l’Europa sostenibile con l’obiettivo ambizioso di trasformare i problemi ambientali e climatici in opportunità in tutti gli ambiti economici, ambientali e sociali, disegnando la nuova Strategia europea per la crescita.  
La Strategia fissa una rigorosa tabella di marcia per rendere sostenibile l'economia UE, indicando azioni per stimolare l'uso efficiente delle risorse, grazie al passaggio a un'economia circolare e pulita, arrestare i cambiamenti climatici, mettere fine alla perdita di biodiversità e ridurre l'inquinamento. Il Green Deal si configura in una serie di macro-azioni contenenti strategie per tutti i settori dell'economia, in particolare i trasporti, l'energia, l'agricoltura, l'edilizia e settori industriali quali l'acciaio, il cemento, le TIC, i prodotti tessili e le sostanze chimiche e si lega in modo decisivo alle indicazioni dell’Agenda globale 2030 per lo sviluppo sostenibile.

La proposta della Commissione è di ridurre le emissioni di gas a effetto serra almeno del 55% entro il 2030 con l’obiettivo per l'Europa di diventare neutra rispetto al clima entro il 2050  delineando un percorso molto ambizioso per i prossimi dieci anni.

L’impegno a sostegno di un nuovo modello si sviluppo che non influisca sul cambiamento climatico è stato rinforzato dopo la crisi pandemica del Covid 19 ed è al centro del nuovo programma europeo “Next generation EU” e dei Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza che saranno finanziati per i prossimi anni.

Anche a livello Nazionale si inizia a parlare di "Green Deal", ovvero di una piattaforma programmatica per l’ambiente, che affronti in modo sistematico la necessità di contrastare il cambiamento climatico e mitigarne gli effetti. Il 14 ottobre 2019 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto legge n. 111 sul Clima.
È un provvedimento che contiene una serie di misure per raggiungere l'obiettivo di rispettare gli obblighi previsti dalla direttiva comunitaria del 2008 (2008/50/CE) sulla qualità dell'aria e sul contrasto al cambiamento climatico.

Recentemente è stato approvato Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030 (PNIEC), strumento fondamentale per cambiare la politica energetica e ambientale del nostro Paese.Il Piano è strutturato in cinque linee d’intervento, che si svilupperanno in maniera integrata: dalla decarbonizzazione all’efficienza e sicurezza energetica, passando attraverso lo sviluppo del mercato interno dell’energia, della ricerca, dell’innovazione e della competitività.

In fase di adozione anche il PNACC Piano nazionale Adattamento ai Cambiamenti Climatici.
 
Il tema del cambiamento climatico è al centro di prossimi investimenti che saranno realizzati attraverso i fondi europei di Next generation Eu. Il  Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) “Italia domani” prevede quasi 60 miliardi sulla "Rivoluzione verde e transizione ecologica" in coerenza con il Green Deal europeo, investendo su  l’economia circolare, programmi di ricerca per le fonti di energia rinnovabili, lo sviluppo della filiera dell’idrogeno e la mobilità sostenibile, oltre ad  azioni volte al risparmio dei consumi di energia tramite l’efficientamento del patrimonio immobiliare pubblico e privato e, infine, iniziative per il contrasto al dissesto idrogeologico e la riforestazione.
 

La Regione Lazio

La Regione Lazio sta lavorando alla stesura della Strategia Regionale per lo sviluppo sostenibile con un focus sull’Adattamento ai Cambiamenti Climatici e sta adottando provvedimenti in linea con le decisioni internazionali, le Raccomandazioni europee (Country report) e con gli orientamenti sui settori di investimento in vista della nuova programmazione della Politica di coesione per il periodo 2021-2027.

Lazio Green è il pacchetto di azioni concrete che la Regione sta realizzando per difendere l’ambiente, combattere l’inquinamento e sostenere l’economia circolare. Con l’approvazione del Nuovo Piano energetico Regionale (PER) intende perseguire i seguenti obiettivi:

  • ridurre i consumi energetici del 30% entro il 2050 (rispetto al 2014)
  • raggiungere il 38% di utilizzo di energia rinnovabile entro il 2050
  • grado di elettrificazione al 40% entro il 2050
    (per approfondimenti: http://www.regione.lazio.it/rl/laziogreen/)   

La Regione infine partecipa al programma CREIAMO PA  avviato dal MATTM attuale Ministero per transizione Ecologica (MITE) attraverso il quale è stato intrapreso  un percorso istituzionale di affiancamento on the Job alle Regioni, finalizzato a diffondere la cultura dell’adattamento ai cambiamenti climatici e supportare le amministrazioni regionali nella realizzazione delle strategie e dei Piani regionali in coerenza con Strategia Nazionale ai cambiamenti climatici (SNAC) e al Piano Nazionale di Adattamento ai cambiamenti climatici (PNACC).

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Per approfondimenti